4/11: Facendomi la barba mi accorgo di avere un linfonodo leggermente gonfio sotto la mandibola.
6/11: Corro la maratona,la gestisco bene ma subito dopo mi prende una bèlla “cotta”. Situazione simile ad altre volte però,guardandomi allo specchio,ho uno sguardo spento,insomma qualcosa non mi torna ma il linfonodo non si è gonfiato ulteriormente..
10-11/11: Rientro in Italia,stanco,spossato e leggermente influenzato. Il linfonodo è rimasto immutato e non cambia nemmeno nei giorni successivi quando mi sento meglio e l’influenza è passata..
14/11: Faccio un eco in ospedale a Piacenza e mi fissano un appuntamento per un ago aspirato perché non capiscono bene di cosa si può trattare. Ho una coppia di linfonodi gonfi (2cm e 1cm).
18/11: Dopo l’ago aspirato il medico blocca il pagamento perché,forse,bisogna intervenire chirurgicamente e non è chiaro nemmeno quando gli chiedo un colloquio.
Causalmente la mia ragazza e mia sorella,che mi avevano accompagnato,sentono che parlotta in sala d’aspetto con un collega e,dopo una prima analisi,l’esame sembra positivo.
22/11: Io sono all’oscuro di tutto,non mi hanno detto nulla e mi ritrovo da un oncologo-ematologo di Milano per una visita prenotata da mia madre che aveva ricevuto ottime referenze su quèsto medico.
Sono nervoso e inca**ato perché considero tutto superfluo senza l’esito dell’ago aspirato,in realtà non so nulla,la positività la scopro durante la visita: “Considerata la posizione,la consistenza,la durezza e il fatto che è molto innervato mi fanno presumere possa trattarsi di un linfoma… oltretutto,pur avendo stima dei colleghi di Piacenza,ritengo l’ago aspirato un esame inutile in quèsto caso… dopo un percorso fatto da noi per accertare la cosa,perché siamo umani e non maghi,qualche ciclo di chemio e/o radio,penso tu possa considerare il tutto come una parentesi negativa ma da lasciarti alle spalle..” Quèste sono le prime considerazioni della visita,fino a 5 minuti prima pensavo non fosse niente,10 calci nei denti avrebbero fatto meno male..
29/11 – 1/12: Deciso a proseguire il tutto all’Humanitas,rimango solo un paio di notti ricoverato,mi asportano la coppia di linfonodi che sono in una zona scomoda. Dopo 3 ore in sala operatoria non hanno toccato nessuna ghiandola salivare e il nervo del sorriso è solo un po’ infiammato..
Nel frattempo mi fanno lastre,endoscopia e risonanza magnetica total body.
9/12: Nella visita di controllo è tutto ok per l’otorino mentre l’oncologo dice che non ha ancora l’esito dell’esame istologico scritto ma a voce gli hanno comunicato che presumibilmente si tratta di un linfoma di hodgkin. Mi vengono prescritti una serie di esami per definire lo stadio del tumore,definito quèllo si parte con le terapie.
15-16-20-23-29/12: Esami del sangue,biopsia osteo-midollare,deposito del liquido seminale,Tac,Pet,esami cardiologici (stadiazione) risulta tutto negativo,vengo affidato ad una nuova oncologa-ematologa che mi dice che si occupa dei casi relativi al morbo di hodgkin.
La dottoressa afferma che la prima buona notizia è che,se di linfoma si parla,è ad uno stadio iniziale e questo,per le terapie,è un buon segnale. Introduce per la prima volta il dubbio perché analizzando nuovamente l’esito dell’esame istologico dice che ci sono una serie di fattori che fanno pensare all’hodgkin ma che non danno la certezza al 100% e,quindi,prima di farmi fare la chemio vuole un secondo parere da parte del prof. Pileri di Bologna che,parlando di hodgkin,in Italia,è un punto di riferimento.
5/1: Piacenza-Milano..Milano-Bologna.. porto i miei vetrini al Sant’Orsola per un nuovo esame istologico.
19/1: Da Bologna è arrivato il secondo esito,vengo convocato all’Humanitas di Milano e loro propendono per un’adenopatia infiammatoria,non per una forma tumorale. La dottoressa dice che ha avuto un secondo colloquio con il primo patologo che conferma un dubbio di fondo e che nella Pet il radiofarmaco aveva lasciato una traccia poco marcata nella zona operata. Tra 2 mesi mi vuole rivedere dopo una seconda tornata di esami,quèsta volta l’obbiettivo non è definire le terapie ma escludere il tumore.. se rimarrà il dubbio verrò nuovamente operato per l’asportazione di un altro linfonodo e per ripetere nuovamente tutti gli accertamenti..
Quèsto banale elenco dei fatti perché sono il primo a dover riordinare le idee per rivalutare la situazione con calma.
C’è ancora tanto da fare e illudersi sarebbe pericoloso,perdere l’equilibrio con cui ho affrontato la tristezza iniziale vorrebbe dire esporsi ad una delusione ancora più amplificata.. farsi prendere dall’euforia e ritrovarsi tra pochi giorni con dei sintomi sospetti o un secondo linfonodo gonfio equivarrebbe ad una mazzata impossibile da sopportare..
Chi si chiede com’è possibile tutto quèsto dico che io credo nella competenza dei dottori,semplicemente ci sono casi limite,sul filo,difficili da districare anche per loro.
Vado avanti con i tanti pensieri dell’ultimo periodo,sicuramente con più fiducia ma senza alzare le mani dal manubrio perché,quando ti capitano certe cose,ti abitui quasi a sentirti dare delle brutte notizie.. e se vedete uno un po’ in sovrappeso,che si dimena in una tutina troppo aderente per lui,sono io che cerco di rientrare nei miei vecchi panni da runner..