martedì 19 aprile 2011

Appia run - "Memorial Krily" 2011

Mentre Geoffrey Mutai vola sulle colline di Boston infilando,secondo me,una prestazione incredibile in una maratona veramente difficile (sempre secondo me..) è scontato ripensare all’anno scorso,alla mia esperienza bostoniana e a tutto il contorno,come è inevitabile ricordare il rientro a casa e quèlla notizia che mandò un po’ tutto di traverso,la mezza di Rieti e la storia di Paolo,Krily per noi di Runningforum.. io Paolo non l’ho conosciuto,mi dispiace,senza ipocrisie o manifestazioni di finto dolore,la morte di un ragazzo di 35 anni che corre non può non lasciare il segno,qualche riflessione “scappa”,oltretutto in quèsti giorni quando la storia si è ripetuta a Milano.. come è scontato dover sottolineare a voi blogger che a volte pur chiacchierando solo dietro schermo e tastiera si sviluppano comunque simpatie,feeling con ragazzi/e mai conosciuti di persona,e rimane quèl desiderio di incontrarsi e approfondire quèsti rapporti,quante volte siamo tornati e abbiamo pensato/scritto “ho incontrato tizio ed era veramente come me lo immaginavo…ecc.”  Bé Paolo ti lasciava quèll’idea da bravo ragazzo,quèlla faccia da “bonaccione”,uno che aveva una parola per tutti,magari aprivi una discussione che nessuno si filava e lui una battuta,una mezza risposta,un “mi spiace non posso aiutarti” te lo metteva,tanto per non lasciarti lì sospeso nel vuoto.. mi ha sempre lasciato quèsta impressione,magari distorta,magari non veritiera,però mi viene istintivo pensare a lui in quèsti termini.. Domenica all’Appia run ci siamo ritrovati per ricordarlo,non in maniera triste perché uno che quèlla faccia sempre sorridente non meritava un altro funerale,ma tra cena,corsa e pic-nic abbiamo mostrato quèllo spirito che anche la sua storia ha contribuito a cementare.. Descrivere nel dettaglio il weekend è complicato senza affossarsi in un racconto didascalico e comunque tutte le parole non riuscirebbero a spiegare quèsti 2 giorni intensi e divertenti.. sicuramente un GRAZIE a Sarah & family per l’ospitalità e il pranzo di Sabato,al gruppo dei 77’ con cui ho condiviso la gara,di cui facevano parte il Fat e Micino che come me si dividono stabilmente tra blog e forum e che ci ha visto protagonisti di un arrivo in parata che difficilmente dimenticherò,a Beatriz e la piccola Vivian per esserci state,anche se con un po’ di imbarazzo ho scambiato solo due battute perché dalle vuote praterie che campeggiano nella mia testa non uscivano argomenti intelligenti da proporre.. dovrei poi raccontare un aneddoto di ogni persona che ha contribuito a quèsto weekend ma è un gioco impossibile quindi mi limito ad un GRAZIE cumulativo e sincero,perché certi ricordi rimarranno a lungo..

Foto dell'arrivo in parata del "Gruppo dei 77'"


..anche in un weekend dedicato al forum una “spruzzata” di Blogtrotters non è mancata con il giro di riscaldamento del mitico Biscotto insieme alle brutte facce qua sotto.. ;)

BT al Biscotto....

Aggiungo le foto di Milano raccolte in settimana..




..per quèsto giro passo e chiudo con una frase che Paolo scrisse sul forum,che ispira una visione positiva della vita,come piace a me:

Il motore che mi spinge ad andare avanti è l'allegria! Lo svegliarsi con la curiosità di cosa accadrà durante la giornata. Insomma... non mi faccio molte domande, non faccio progetti... bene o male di cose belle ne vengono fuori ogni giorno. Ogni tanto capitano anche cose meno belle... ma pazienza, dietro verrà qualcos'altro di bello! Krily - Running Forum


Il gruppo per il pic-nic occupa il Biscotto....




mercoledì 13 aprile 2011

Milano city Marathon: 3h44'20" in gestione controllata..

arrivo alla Fonzie x nascondere la stanchezza...(tentativo fallito)
Si potrebbe dire che Naibei,che poi la maratona l’ha vinta,intervistato dalla Gazza la prima cosa che ha detto è stata “Ma a Milano fa sempre così caldo???”.. oppure che alla fine si contano circa 1600 ritirati.. oppure che leggendo qua e là nel post gara si viene a sapere che almeno un paio di ragazzi la maratona l’han portata a casa male e la situazione sembra seria per almeno uno dei due.. ci vuol rispetto,non li conosco,se ne parla un po’ in quèsti giorni ma siamo al sentito dire,a quèllo che si legge qua e là,si dice che non fossero due alle prime armi e sul blog di Gasparotto si parla di iponatremia,il malore che in pochi conoscono e chi lo conosce magari ne ha sentito parlare proprio iniziando a correre.. “Si tratta del blocco delle funzioni vitali, dovuta a un calo di sali nel sangue. Per farla breve: fa caldo, sudi e bevi così i livelli di acqua risalgono e li mantieni, se però non prendi sali la percentuale cala e nel sangue sotto una certa soglia si sta male e si bloccano le funzioni vitali. Quando succede è pericolosissimo, a volte è fatale.

Tutto ciò,non tanto per aumentare il valore di chi quèsta maratona l’ha portata a casa o per specificare che le lamentele del caldo quèsta volta non erano un mio capriccio,ma per definire la giornata..
Io la mia maratona l’ho corsa con grande tranquillità,la decisione di correre un po’ sottoritmo rispetto alle ultime esperienze per poter risentire meno della temperatura e attenuare le difficoltà degli ultimi km mi faceva sentire più sicuro.. primi 5km con i pacer delle 3h45’,persi al primo ristoro quando mi è venuto naturale allungare un po’ e ritrovati al 35esimo dove il “pavone”,attirato dal contorno,ha risentito un po’ del precedente brillante passaggio in zona Duomo.. ultimi km e post gara (stomaco chiuso) un filo sofferti,gli unici momenti in cui ho perso la serenità che mi aveva accompagnato per tutta la mattinata che,però,mi han fatto realizzare che la tattica prudente fosse quèlla giusta..
Facendo il gioco dei “più” e dei “meno” dopo quèsta mia ottava maratona direi:
“più” l’interpretazione della gara,usando la testa,caldo e vento sofferti relativamente poco,ma…
“meno” la relativa emozione sotto il traguardo,così facendo porti a casa il “compitino” e non insegui un sogno..
“più” volontari e vigili in una città che storicamente mal digerisce la maratona..
“più” il percorso veloce e di minor impatto su chi “senza auto non può star”..
“meno” quèlli che “senza auto non possono star”.. in diminuzione ma duri a morire regalano sempre tanti aneddoti da tramandare per noi che sappiamo cosa vuol dire la maratona a Milano ma non offrono il miglior spettacolo ai forestieri..
"più e meno" il pubblico... ancora scarso,oltretutto in una giornata ideale per assistere,ma i pochi che ci sono vanno applauditi visto che almeno non ci odiano..
“più” l’acqua in bottiglietta ai ristori..
“meno” le poche spugne e l’acqua calda da bere.. di quèsto non incolpo nessuno perché è dura fare i ristori con il frigorifero però dopo 35-40km mandar giù l’acqua bollente era una tortura..
“più” la partenza in fiera (logistica).. si,non è il Colosseo o il Verrazzano bridge però la raggiungi facilmente,c’è spazio,tanto parcheggio e ti permette di fare tutto alla svèlta.. e poi anche a Boston si parte da un high school di Hopkinton..
“meno” la partenza in fiera (emozione)… e i 15 euro per il parcheggio..
“più” la staffetta che gonfia un po’ i numeri e colora un po’ la giornata.. quando si passava nelle zone di cambio c’erano due ali di folla che ti sembrava di essere in una tappa del Tour,entusiasmo e autostima schizzavano verso l’alto..
“meno” dover tirare una distanza breve con i maratoneti ad ingolfare il percorso..
“meno” il tipo che scende dall’auto e rincorre per litigare un maratoneta,ma…
“più” il suo scatto,se solo si applicasse un po’… :D
“meno” la donna che per eludere il blocco afferma “e se uno sta morendo deve star qui fermo e non può passare”.. (stava entrando all’ippodromo e non in ospedale n.d.r.)
“più” il vigile in questione “signora se sta morendo la faccio passare”..
“meno” la medaglia orribile.. lo dice uno che pensa che dopo tanta fatica qualsiasi medaglia sia bèlla..
“più” quèlli che provano a dare un volto diverso a quèsta maratona.. chi ci prova fa un tentativo,dire che siamo lontani dal risolvere certi problemi non è screditare chi ci prova ma ammettere la realtà..
“meno” doverla correre ad Aprile..
“più” i 28° se si và in spiaggia..
“meno” i 28° se si corre una maratona..
“più” i 2km corsi con il Giampi,il “cinque” abbozzato con Jean e l’incrocio con “lo scatenato”,amici di Runningforum..
“più” chi quèsta maratona l’ha tirata ed ha centrato l’obbiettivo,vale 10 volte tanto..
“più” la doccia improvvisata preparata al ristoro del 35esimo..
“meno” i sampietrini o come cavolo si chiamano a Milano.. dopo Roma i pochi tratti milanesi li ho vissuti male..
“più” Brera,il Grani e Braci,il Giammy e la Cri che mi han fatto compagnia alla vigilia..
“più” alla maratona,la sensazione di aver fatto una piccola impresa che ti lascia,la serenità con la quale l’ho corsa… ci rivediamo in autunno..

‘notte

venerdì 8 aprile 2011

Accetto il consiglio...

Il percorso della maratona di Milano è ideale per fare il proprio personale,tempo fa sembrava una buona idea,dopo Roma una maratona con un percorso scorrevole poteva essere una valida opportunità per tentare le 3h30’,oltretutto l’anno scorso c’era abbastanza fresco in quèsto periodo… l’anno scorso appunto,perché quèst’anno fa un gran caldo che mal si concilia con l’idea di correre una maratona… Non ho voglia di ribadire la mia “allergia” al caldo,ci arrivo poco convinto e un filo svogliato,ho anche pensato di rinviare l’iscrizione al 2012 perché a Roma ho chiuso male e quindi ripetersi non sarebbe consigliato dall’ideale “libro del podista”… ma poi chissà se avrò voglia di rifare tutto nella prossima primavera con il pensiero che quèsta situazione si potrà ripresentare,bene o male adesso posso approfittare della scia romana..
Domenica dovrei dunque correre la mia ottava maratona,uso il condizionale perché al momento non so nemmeno se la finirò,l’unica idea che ho è quèlla di accodarsi ai pacer delle 3h45’ e portarla a casa,restando tranquillo in partenza con la speranza che quèsto mi permetterà un finale senza eccessive sofferenze… non so se ha molto senso fare così,anche perché non è una maratona scenograficamente troppo attraente e,soprattutto,adesso l’idea di chiudere in maniera regolare mi rassicura ma,dovesse filare tutto liscio,dopo mi chiederò se qualcosa in più poteva essere fatto però non mi và nemmeno di correre in solitudine tra i gruppi delle 3h’30’ e quèlli delle 3h45’ o di andare incontro al mio “suicidio-sportivo” con il rischio di dover raschiare nuovamente il barile a soli 20 giorni dalla maratona di Roma e con oltre 25° sul termometro,quindi quali alternative ho??? …accetto il consiglio…