martedì 15 febbraio 2011

Inaspettatamente lungo...

Ci sono Domeniche in cui ti alzi,sai che devi correre ma sei tornato tardi la sera prima,non ne hai molta voglia,i preparativi si fanno ancora più lunghi e poi ti trascini fuori poco prima di pranzo perché sei già fermo da due giorni e,comunque,ti sei alzato,invece di gironzolare per casa in pigiama in attesa di farti accogliere,telecomando in mano,dal divano..Ci sono Domeniche in cui prendi l’auto e per correre ti allontani da casa,percorsi noti e già provati altre volte,ma almeno cambi un po’ gli scenari quotidiani e ti regali qualche stimolo in più..
Poi parti per la tua corsa,le gambe sono già pesanti,ma almeno quèll’anello da 9km scarsi lo porti a casa se vuoi evitare la vergogna e i sensi di colpa.. fatto l’anello ti dici che almeno a 10 bisogna arrivare se vuoi considerarlo un allenamento.. il decimo scocca che è già iniziata la ciclabile che ti riporta in città quindi perché non allungare un po’ proprio adesso che inizi a scioglierti.. “cavolo”,appena decidi di allungare un po’ ti ritrovi sotto una pioggia sempre più insistente,ma se chiami la pioggia per giorni poi sotto la pioggia ci corri.. la ciclabile è finita,la pioggia no,ma lì a poche centinaia di metri c’è il parco,facciamoci un giro dentro che poi inizia il ritorno.. “sciaf sciaf”,in effetti correre al parco sotto questa pioggia vuol dire fare una guerra nel fango,ma qui non ci sono attraenti ragazze seminude a darsele ma solo un “pirla” in braghe corte che se la corre.. uscito dal “polmone verde” della mia grigia città si torna,ma fare la stessa strada mi annoia,quindi percorso alternativo intanto la distanza è simile.. siamo al bivio,Ruggeri direbbe “cosa sarebbe successo..”,io penso che se ne hai fatti 18 tanto vale simulare almeno una mezza a ritmo maratona e poi,con la pioggia,anche la nebbia si è alzata quindi posso proseguire su queste stradine alberate perse tra i campi.. finiti i viali alberati non mi resta che imboccare quèsta strada per ritornare sui miei passi,la zona non mi piace troppo,un paio di km dove la gente pensa d’avere in mano delle formula1 e si sfida,tra un canale e l’altro,a chi “schiaccia” di più.. Gossolengo,passo davanti a casa della Cri che,accompagnandomi in bicicletta,mi ha reso gli ultimi due lunghi più leggeri,ormai la mezza è stata superata,siamo al secondo bivio di giornata,le sensazioni sono buone,sto bene,è calata anche la pioggia,corriamo.. 25-26-27 e che lungo sia a ‘sto punto.. dovrei dire che non c’era un lungo in previsione,ne ho fatti 32 la settimana scorsa,non era in tabella un allenamento del genere ma,a dire il vero,non ho una tabella.. al 30esimo inizio a rivedere la mia auto,abbasso la testa per un ultimo sforzo,i 32 della settimana scorsa vanno almeno pareggiati,c’è solo quèl randagio a spasso che non mi piace,svolto a sinistra.. pareggio e allungo per il 33esimo,guardo il garmin e sono le quasi le 3,non ho mangiato pasta nei giorni precedenti,non sono stato attento ai particolari come quando so che c’è un lungo da correre,eppure è quèllo uscito meglio,ma adesso la "panza" brontola,ho fame,è ora di tornare…
p.s. 33km a 4’56” la conclusione e non fate i maliziosi sul titolo.. ;)

lunedì 7 febbraio 2011

Odiatemi pure...

Durante la settimana vado a correre di sera,esco dal lavoro,casa,mi cambio,una seduta in “ufficio” e poi parto,di solito l’orario varia dalle 18:30 alle 19:30,dipende con quale rapidità completo la solita routine.. se si escludono i primi ed ultimi km in paese il resto della corsa è sulla solita ciclabile in mezzo ai campi che unisce il mio paesino con una sua frazione,quindi in autunno ed inverno, essendo uno spazio aperto,vento,freddo,pioggia,neve,nebbia prendo tutto alla grande,tutto si enfatizza.. tra i campi il vento sembra sempre più forte e arriva da tutte le parti possibili,la nebbia è ancora più fitta,non c’è una parete o una pianta che ti protegga dalla pioggia e il freddo è sempre pungente,ultimamente hanno pure spento i pochi lampioni per risparmiare,così han detto..
…capovolgete tutto ed avete l’estate...
Tutto sto preambolo per dire che quando ci sono gli sbalzi da un clima all’altro li soffro,3 giorni fa correvo e causa nebbia e temperature basse i capelli si congelavano,non scherzo,si ghiacciavano, mentre l’esplosione primaverile ha reso i 32km da correre Sabato fin troppo pesanti.. E’ vero che ho corso all’ora di pranzo ma ho chiuso a fatica,in calo nei 2km finali,non ho nemmeno guardato il gps ma sarò stato a filo sotto i 5’/km,insomma a sto passo dovrò rivedere i miei propositi per Roma.. oltretutto avevo preso l’imodium al posto del dissenten (per prevenire..),non è la prima volta,ma è la prima volta che mi da fastidio,si è piantato,nei 5km finali avevo una gran voglia di vomitare ma,andando a stomaco vuoto,non avevo nulla da “offrire” e quindi ho vissuto qualche ora di passione una volta tornato a casa..
Non chiedo incitamenti,non ho il morale a terra o cose del genere,ci sono sfighe peggiori di fare 5-10 minuti peggio di Firenze,però voglio farmi odiare perché pregherò per avere a Roma una giornata fresca,anche fredda,se questo vuol dire anche un po’ di pioggia non mi interessa,voglio una giornata controcorrente rispetto agli ultimi anni.. insultatemi pure,ho le spalle larghe.. :D