mercoledì 14 novembre 2012

Garda Trentino Half Marathon 2012

"La felicità è reale solo quando condivisa."

RF all'expò..

RF all'uscita del ristorante..

All'arrivo con gli amici pacer delle 2h..

..con l'augurio che anche i BT riescano a replicare un raduno prima o poi.

venerdì 28 settembre 2012

Ciao Zio.



Quante te ne ho combinate? La leggenda narra che tutto ebbe inizio quando decisi di svegliarti rompendoti il mio Big Jim sulla testa e,alla tua reazione,le lacrime non si sprecarono o quando tu eri sindaco e io ti spalancavo la finestra di nascosto mentre ti vestivi per urlare al quartiere “guardate il pistolino del sindaco”..... ma ancora adesso,io superati i 30 da un pezzo e tu ormai in pensione,mi bastava guardare fuori dalla finestra quando parcheggiavi la tua punto grigia per organizzarti qualcosa..cavolo quanti spaventi che ti sei preso,infatti appena varcavi la soglia venivi a cercare dov’ero..
..e poi le gare,quando scherzando dicevo che i pro arrivavano con l’autista e tu mi dovevi accompagnare e venire a prendere all’arrivo oppure alla prima maratona quando imparai cosa voleva dire correre così tanto e tu dal 30esimo facevi tappa ad ogni km per sapere se arrivavo in fondo..
Insomma i ricordi sarebbero milioni,com’è normale dopo una vita passata sotto lo stesso tetto,ma non riesco a togliermi dalla testa la tua faccia impaurita di Domenica all’alba,la tua richiesta d’aiuto.. quell’amaro in bocca,la sensazione d’impotenza,perché tutto è volato via in un attimo e non so,forse potevi dirmelo prima,potevo fare qualcosa in più..non so..
Oltretutto solo ora,vista la reazione della gente,ho capito realmente quanta considerazione avessero tutti per te e per il tuo lavoro..come eri apprezzato e quanto ti eri speso per la nostra comunità,forse qualche esempio positivo la politica sa ancora offrirlo..

Quotidiano LIBERTA' Lunedì 24/9

Quotidiano LIBERTA' Martedì 25/9

Quotidiano LIBERTA' Mercoledì 26/9


In tanti hanno speso belle parole e lacrime sincere in questi giorni,c’è da essere orgogliosi,rimane che sto guardando fuori dalla finestra,vedo la punto grigia parcheggiata,ma dalle scale non sta salendo nessuno..

Ciao Zio.

giovedì 2 agosto 2012

"Lo zen, la corsa e l'arte di vivere con il cancro"


..no Simone non usare quèl “noi”,non c’è paragone..ovvio che,qualsiasi cosa sarà,ne avrei fatto a meno,ma mi sento in imbarazzo anche solo a pensare che tu possa mettere le due cose sullo stesso piano,il mio a confronto sembra un raffreddore,non sono stato messo così alla prova,non ho dovuto dimostrare la tua forza nemmeno lontanamente.. impossibile dire cosa si prova,ma tra libro e blog ho tentato di mettermi nei tuoi panni e che spirito che hai avuto.. sarà anche vero che quando ci troviamo in certe situazioni ci si adatta,iniziamo ad accettare l’idea che certe cose vengano accostate a noi,quando le onde si fanno alte,troppo alte,si nuota,si annaspa,ma si rimane a galla perché l’alternativa non c’è.. sarà anche vero che quando te lo dicono la prima volta arriva come una secchiata che ti blocca,non riesci nemmeno a sfogare le tue emozioni perché devi ancora realizzarle,ma tutto il resto,tutti quelli schiaffi che ti sono arrivati giorno dopo giorno,quando non sembravano esistere buone notizie,l’angoscia di non sapere come ti saresti alzato il giorno dopo,quale problema ci sarebbe stato da affrontare,il modo in cui descrivi quei momenti e l’atteggiamento che hai tenuto,come non hai abbassato la testa,fa capire di che pasta sei fatto,che hai qualcosa in più..
Pensavo di aspettare le ferie per leggerlo,poi mi è “scappata” una pagina e da lì a cascata ho letto tutto il libro,dalla mattina alla sera,senza troppe pause perché volevo che tutto mi rimanesse ben impresso nella testa.
Leggo,non so dire se tanto o poco ma sotto al naso,di libri di ogni genere,me ne passano durante l’anno. Di solito evito di commentare o scrivere recensioni perché quando le leggo mi sembra sempre di non esser in grado di scrivere in quèl modo,di fare quelle analisi da esperti o pseudo tali,mi bastano le sensazioni che mi ha lasciato e sapere se è piaciuto a me… e a me piace come scrive Simone,la scelta di scrivere capitoli corti,senza eccedere nelle parole,in descrizioni banali,come spesso capita e ci capita quando vogliamo raccontare le nostre esperienze nel minimo dettaglio con la conclusione che,chi ci legge,spesso se ne è già andato..ha ottenuto un ritmo incalzante,in cui non perdi il filo,malgrado l’intreccio delle tre storie,compreso un racconto di fantasia che forse (o probabilmente..) è anche un po’ autobiografico.. anzi questa divisione in tre parti ti permette di staccare un attimo,perché quando parla del cancro la storia è terribile,come scritto nella prefazione.
Simone non è mio amico,nel senso che non ci siamo mai incontrati e non ho interessi a parlare bene di lui e del suo libro,ma leggendo la sua storia è inevitabile ammirare la sua forza d’animo e fare il tifo per lui.. quindi il consiglio è di comprare il suo libro “Lo zen,la corsa e l’arte di vivere con il cancro”.. comprate il libro se non correte,perché non è un libro tecnico,di tempi e tabelle.. comprate il libro se vi lamentate spesso e pensate di avere tutte le sfighe,perché dallo spirito con cui affronta questa montagna potreste trarre qualche insegnamento.. comprate il libro se siete sempre stanchi,di quelli che “lavorano solo loro”,che alla sera dovete stare sul divano e magari incrociate uno che corre sulla strada e pensate di saperla più lunga,voi che ve la godete,perché vi mostrerà che coltivare la voglia di far fatica vi aiuterà se la vita dovesse cambiare le carte in tavola.. comprate il libro se vi spaventa la parola cancro,perché se è vero che ad affrontare certi mostri non si è mai pronti,bisogna comunque crederci,a testa alta,anche quando tutto sembra remare contro.. comprate il libro se correte,maniaci di tabelle con il cronometro in testa,perché Simone è un atleta con i controcazzi,da 2h40’ in maratona,da 8h al Passatore (o giù di lì..),ma vi darà una diversa chiave di lettura sul perché lo fate.. comprate il libro perché vi insegna a non mollare,che sia il muro del 35esimo o uno più alto imposto in maniera infame dalla vita..insomma i motivi per comprarlo sono tanti e,per una volta,accettate il consiglio.

p.s. ringrazio Mauro per avermi fatto conoscere Simone e la sua storia..

 



venerdì 27 luglio 2012

MdD 2012....e FORZA LUCA!


Era l’unica iscrizione che mi era rimasta tra le mani prima di tutte le vicissitudini fisiche,quella a cui razionalmente pensavo di dover rinunciare e che,invece,per caparbietà e fortuna ho portato a casa anche quest’anno..
Non amo generalizzare ma non vado matto per l’ambiente del ciclismo amatoriale,molto meno famigliare di quello trovato correndo,ma mi diverto e quindi qualche fuga dalla corsa continuo a concedermela,oltretutto in uno scenario magnifico..
L’unica pecca,aver perso il mio amico strada facendo,qualche problema di digestione e alle 3 non aveva ancora preso sonno,al primo passaggio a Corvara si è fermato completando il giro dei 4 passi e mi sono fatto metà gara da solo,patendo un po’ il caldo ma senza soffrire eccessivamente.. magari in futuro,senza guai fisici e con qualche km in più nelle gambe,sarei curioso di misurarmi con il Giau,di completare il lungo,laurearmi maratoneta,ma tutto quèl dislivello così concentrato mi è ancora indigesto. Soprattutto finché la bici rimane un divertente diversivo estivo e mi presento a questa gara con meno di 800km pedalati e vivendo un po’ di rendita sul fiato che la corsa mi ha lasciato,però quando non sei ancora al 25esimo km e ti sei già fatto Campolongo e Pordoi e ti accorgi che schiena e spalle si ribellano capisci che qualcosa manca per avere anche la minima pretesa..
La Maratona dles Dolomites è un po’ la New York delle granfondo,con tutti i pro e i contro del caso,ma per come la vedo io la amo per la possibilità di godersi un prestigioso palcoscenico,in un ambiente splendido,un lungo weekend di festa in cui il calore della gente ti fa sentire,anche te per un giorno,un po’ protagonista.. e una volta liberato dal traffico che ti stressa sul Campolongo e buona parte del Pordoi,terminati gli equilibrismi,inizi ad alzare la testa e vedi in che posto magnifico hai la fortuna di pedalare. Lì,dagli ultimi tornanti del Pordoi,prima di incrociare il monumento di Coppi sulla vetta,inizio a godermi veramente questa gara,a scegliere il mio ritmo di pedalata,ad ammirare il serpentone di ciclisti che sale,a capire perché mi piacerebbe tornare anche l’anno successivo.. alla fine, Falzarego e Valparola,ti fanno giurare che sarai più allenato,che sarebbe bello alzare l’asticella,ma negli ultimi mesi il mio approccio si è fatto più distaccato e solo il fatto di esserci mi rende soddisfatto e felice.. magari un giorno passerà sta fase e tornerò ad intestardirmi su un numero da stampare sul cronometro ma,adesso,la cosa non riesce ad ingolosirmi,quasi mai mi metto il garmin al polso,solo per vedere quanto manca alla fine nel caso arrivasse la giornata-no..voglio fare sport,sono felice di farlo,mi capita ancora di finire sfinito ma più per casualità,perché così mi andava,perché avevo “imbroccato” l’onda giusta,non perché in programma.. attendo con ansia che cali il caldo per riallungare un po’ le distanze,per fare qualche mezza autunnale,per qualche rimpatriata,per la mangiata successiva con la coscienza a posto..
Al momento così è e và bene..


Una piccola coda finale per salutare Drugo e Alberto finalmente conosciuti alla fine del LUT e freschi come due rose malgrado i tanti km nelle gambe..
..ma soprattutto per augurare un ENORME IN BOCCA AL LUPO! a Luca,amico del forum che non sta vivendo il periodo migliore della sua vita.. conosciuti a Dicembre ad una cena,il mio enorme cerotto sul collo ha portato la nostra discussione sul tema linfonodi,ne abbiamo parlato spesso in questi mesi,mi ha sempre chiesto come andava e mi ha incitato.. se io ho dovuto penare ma mi sono sempre salvato in corner e la chemio tanto annunciata alla fine non mi è mai toccata perché ciò che sembrava alla fine non è ancora stato,lui ha iniziato proprio oggi la terapia.. l’altro giorno abbiamo fatto quattro chiacchiere in ospedale e l’ho trovato bene,con l’atteggiamento giusto che ci vuole e spero che non venga scalfito dalle prove che lo aspettano.. è uno sportivo,con una bella famiglia e tanti amici che lo sostengono quindi sono sicuro che supererà questa situazione e tornerà alla sua vita.. anche perché,come gli ho detto,da lui mi aspetto la prova che le tante parole dette corrispondano a verità,quell’ulteriore iniezione di fiducia che mi dimostri che il mostro si batte,perché quando vivi certe esperienze certi tarli dalla testa fai fatica a scacciarli..   

sabato 14 luglio 2012

Se n'è andata...


Avevo trovato quella mezz’ora per scrivere qualche riga sulla mia Maratona dles Dolomites che è arrivata la radiazione per la mia Fortitudo,la 103,l’originale..quindi niente corsa e niente bici,qualcuno smetterà di leggere qui ma oggi una parte di me se n’è andata e questo è il mio spazio..
Ogni tanto mi hanno chiesto come si fa da Piacenza a tifare Fortitudo,non è la squadra di calcio che bene o male conoscono tutti e che hanno tifosi sparsi in giro per l’Italia e non è storicamente nemmeno la squadra vincente che mette insieme trofei e quelle,si sa,si attirano sempre simpatia.. la prima partita l’ho seguita nella stagione 94/95 perché da poco seguivo il basket,a Piacenza non c’erano squadre,nei paesini c’è la squadra di calcio e di pallavolo ma la pallacanestro non se la filava nessuno e quindi era impossibile far nascere una passione e alimentarla. Per fortuna c’è mio zio che è un vecchio appassionato da poltrona dove alimentava la sua simpatia per la grande Ignis e decide di portarci a vedere una partita,ma lui non ha mai avuto la patente per guai agli occhi e Milano,più vicina geograficamente,gioca al Forum che con i mezzi era complicato da raggiungere e allora scegliamo Bologna dove in casa quella Domenica giocava la Filodoro che casualmente riceveva proprio Varese,tanto per chiudere il cerchio e convincere lo zio ad accompagnare me e il mio socio,si quello con cui vado in bici adesso..
Per me tutti quegli incastri sono il segno del destino,c’erano in ballo varese,milano,la virtus insomma la storia vincente del basket e alla fine andiamo a tifare Fortitudo,da Piacenza.. perché l’amore è stato immediato,un indeciso come me poi,per una volta nella vita sono stato folgorato,il più classico dei colpi di fulmine.. non c’è stato nulla di razionale in quella scelta,casualmente l’ho trovato e da lì non c’è stato dubbio per nemmeno un attimo che io sarei stato tifoso Fortitudo.. non è stato per un giocatore che amavo particolarmente,per i colori,perché ci tifava qualcuno o altre cose,non avevo un babbo che da piccolo mi portava a palazzo,non ero di Bologna e dovevo fare una scelta,non saprei dire perché posso solo dire che ero Fortitudino..
Da lì tutti i racconti sulla sua storia e su cosa volesse dire tifare Fortitudo non hanno fatto altro che alimentare la mia passione,il mio orgoglio.. ho sempre riso davanti ai tifosi da poltrona,e chiedo scusa se qualcuno si offenderà,che fanno l’elenco dei trofei delle loro squadre per battibeccare tra di loro su gli “n” campionati  e le “x” coppe dei campioni,quando la vita è fatta da quello che hai vissuto..posso dire di aver avuto la fortuna di aver vissuto l’età dell’oro della Fortitudo,i pochi trofei vinti li ho vissuti tutti in diretta,ero lì sul campo a godere di quèi momenti di cui vado orgoglioso perché era il momento della rivincita di un popolo che aveva sempre avuto poca gloria.. non ho scelto la F per quello perché quando ci siamo incontrati eravamo ancora quelli del “non abbiamo mai vinto un cazzo” e ho subito le mie delusioni cocenti anch’io,però ho veramente sempre invidiato chi aveva vissuto anche i periodi veramente grami,più difficili..pendevo dalle labbra di chi mi raccontava certe giornate che avevano definito la personalità del popolo bianco-blu,volevo esser là,non so quanto avrei pagato per poterci essere..qualcuno ogni tanto ironizzava sui più giovani dicendo che avevano la fortuna di godersi  una certa epoca,ma ca**o per me e altri era una macchia non esserci formati negli anni veramente bui.
Per te,cara Fortitudo,ho fatto anch’io i miei piccoli sacrifici,quando i primi lavoretti servivano per pagarsi le vacanze e io li facevo per fare l’abbonamento,i tanti viaggi per uno che era in viaggio anche quando si giocava in casa,le rinunce per seguirti,insomma forse in questo modo mi lascerai il portafoglio un po’ più gonfio e tante più ore libere,ma cavolo che magone che mi hai lasciato oggi,si sa che i ricordi giocano un brutto scherzo..sarebbe un elenco infinito che vi evito,è stato bello vivere al tuo fianco una parte della mia vita,eri perfetta per uno come me,avrei voglia di abbracciare tutti quelli che oggi hanno avuto quel momento in cui tutto gli è ripassato davanti,in particolare quelli che ho avuto il piacere di conoscere e con cui ho condiviso certi momenti e questo amore..
Riposa in pace cara F,con orgoglio continuerò a mostrarti tatuata sul mio braccio,perché una parte del mio cuore l’hai rubata tu e da oggi se ne va con tè..

martedì 29 maggio 2012

Che fesso....................


..a furia di ripetere la stessa routine da anni ho sottovalutato il pericolo,malgrado sia risaputo che la nostra auto è una preda facile quando ci assentiamo per una corsa.. migliaia di volte a ripetere un gesto o un’azione e inconsciamente ti comporti come se dovesse sempre succedere agli altri,quando invece sarebbe opportuno prendere sempre una serie di accorgimenti..
Sono arrivato in ritardo,come spesso mi capita e,probabilmente,mi hanno curato,hanno notato il gesto di riporre tutto nel baule come faccio sempre.. stupido e pigro io a non aver tolto nulla dal portafoglio,superficiale a lasciargli anche lo smartphone con dentro pin e password varie.. che poi,pensando di saperla lunga,uno le camuffa ma,evidentemente,mai abbastanza per chi riesce ad aprirti in un attimo la macchina lasciando piccoli segni poco visibili e te la fa ritrovare chiusa,che a corsa terminata ci ho avrò messo almeno 20-30 minuti a realizzare che non avevo dimenticato a casa il tutto.. Rimane il mistero dei prelievi fatti allo sportello con la carta di credito,dove servirebbe un pin che mai ho usato,dimenticato sotto una montagna di cartacce in un cassetto e che non ricordo d’aver mai “nascosto” nel telefono come,invece,ho candidamente ammesso per bancomat e conto online..  Alla fine,per situazioni del genere,non esiste nessuna tutela,tutto si giustifica con la tua negligenza che è giustificazione valida anche per non farti vedere un euro di rimborso nel caso tu prelevassi digitando il pin sotto la minaccia di una pistola..
Un’oretta sufficiente a far volar via il prossimo stipendio,3-4 giorni passati a denunciare,bloccare,rifare,con la rabbia che sale e tu che ti senti impotente,augurandogli il peggio,nella vana speranza che abbiano commesso anche un piccolo errore,magari un secondo in cui targa e telecamera si incrociano..
..poi,a volte,sti infami,tolti soldi e carte buttano il resto nel campo lì vicino,invece a sto giro si sono portati via tutto,ricordi persi per sempre come una lettera scritta dalla mia ragazza anni fa e questa foto con mio padre in bianco e nero,che entrò nei borsellini in cui mettevo le prime paghette e ancora adesso,dopo quasi 30 anni,mi accompagnava nel portafoglio..
Solo per questo vorrei mezz’ora in una stanza chiuso con loro..


p.s. un pensiero alla mia Emilia che trema anche oggi,sperando che questa situazione finisca alla svelta,fortunatamente nella mia zona il problema ci sfiora appena..

martedì 15 maggio 2012

Sotto osservazione....

Mai punto interrogativo fu più adatto e mi riferisco a quello relativo al titolo del post precedente a questo..
La situazione è molto simile a Dicembre,l’esito dell’esame istologico esclude al momento il linfoma,il prof Pileri a Bologna conferma anche lui questa diagnosi e anche a livello infettivo non è stato rilevato nulla. Rimango sotto osservazione perché si gonfiano i linfonodi,c’è la presenza di queste grandi cellule e quindi è una situazione potenzialmente pericolosa,che può degenerare e và ciclicamente monitorata. Non posso far nulla a livello preventivo nelle prossime settimane ma aspettare i controlli di fine Giugno e segnalare eventuali sintomi ai medici che mi seguono.
Non sono un dottore ma la conclusione,raccontata come si fa in ufficio o al bar,credo sia sostanzialmente questa..
Non mi sono sentito sollevato come a Dicembre perché ormai ho intuito che sarà un’attesa continua.. la prossima visita,il prossimo esame,il prossimo esito,la prossima operazione (bé,per queste,spero di aver dato).. però escludere ancora la neoplasia era la risposta migliore che potevo cercare da questi ultimi colloqui,quindi un mezzo sorriso si è aperto alle parole del medico..
Questo per aggiornare il mio bollettino medico..

..sportivamente è quasi tutto da rifare,ogni operazione,ogni periodo di riposo ti butta giù e ogni volta la base di partenza è più bassa.. Sbatterci la testa è inutile,non uso quasi mai il gps ormai,questo tira e molla ti limita se devi far programmi.. c’è la Maratona dles Dolomites decisa prima di entrare in questo tunnel,ci sarà Londra che era uno dei miei obbiettivi da qualche anno,un mezzo sogno che ho deciso di acchiappare,una dimostrazione di fiducia e un gesto di sfida,difficilmente sarò performante come avrei sperato un anno fa ma,anche poterla correre sarebbe una mia personale vittoria,visti i pensieri che avevo mentre decidevo di iscrivermi.. non c’è molto altro,vado alle marce di paese,maledico il caldo che rende questa mia seconda ripartenza più complicata della prima,corro e pedalo poco e piano ma possibilmente in compagnia.. ieri un 18 collinare nella tempesta,l’altro giorno 90 in bike chiusi pericolosamente al buio a causa di un guasto meccanico che ci ha sorpresi..

Vi saluto,né contento,né deluso..

  

mercoledì 2 maggio 2012

?


Ho ripreso a corricchiare e ad andare in bici,qualche amico avrà tratto le conclusioni sbagliate,credendo che il peggio è alle spalle,in realtà c’è solo la mia ostinazione nel non voler mollare un millimetro,la mia testardaggine a voler dare una parvenza di normalità alla mia vita,a far sembrare tutto come prima,quando in realtà quella risposta non è ancora arrivata… perché a Milano,come 4 mesi fa,non riescono a definire la cosa e quindi hanno nuovamente chiesto un secondo parere a Bologna,al prof Pileri,di cui vi parlai a Dicembre.. 
Un tiramolla estenuante,che mette alla prova il mio autocontrollo,nel dover gestire anche chi mi sta attorno e spinge,pretende minor passività,non accettando i tempi che certi esami richiedono.. sono mossi da amore e affetto infiniti nei miei confronti,nessun dubbio,ma richiedono uno sforzo superiore che a volte rischia di far uscire dai binari di quella normalità di cui sopra ho parlato.. che poi,forse,anche quella è pericolosa,con tempi così dilatati,tra una corsa ed un’uscita tra amici,mi accorgo che quasi mi dimentico di essere io il protagonista e di quello che mi può attendere,consapevole di non poter alzar le mani dal manubrio,meglio non perder di vista l’obbiettivo,anche per non rischiare di subire un contraccolpo psicologico ancora più pesante..
Poi c’è chi,invece,quasi timidamente si avvicina o si fa remore a chiedere della cosa.. bé ragazzi,non ho problemi a parlare di quello che mi succede,anzi in certi momenti mi aiuta parlarne,fatevi avanti,senza problemi.. nessuno si sceglie certe sfighe,non bisogna nascondersi,e avere qualcuno o tanti,come nel mio caso,che vogliono sapere,è un segno di interesse che non mi lascia indifferente,non la considero una rottura di scatole ma una dimostrazione d’affetto che apprezzo enormemente..

Queste righe perché avevo promesso una risposta che ancora non posso dare.. senza eccessiva euforia ma con la voglia di prima di non fare un passo indietro,come quando,seguendo la maratona di Milano,ho visto 4-5 amici arrivare tra le 3h25’ e le 3h30’ e mi prende quell’attimo di sconforto,seppur felice per il loro risultato,perché solo pochi mesi fa avrei scommesso di essere almeno lì in mezzo,in quei 5 minuti e non di vederli lontani anni luce.. allora blocco un pettorale e mi iscrivo alla maratona di Londra 2013 e,se ci sarà una chemio a mettersi di traverso,vorrà dire che ci andrò in vacanza..

Vi lascio,serata di calcio,in bocca al lupo “pallonari”! io esco che mi aspettano per cena..

mercoledì 4 aprile 2012

Arrivederci a 49...


49 come le medaglie portate a casa in questi anni,con la Stramilano corsa 2 domeniche fa,raschiando il fondo del barile per trovare qualche introvabile motivazione,con la testa altrove..fortunatamente trovo la compagnia dell’amico di forum e blog Foia,al quale si aggiungono Barbara e Stefano,sempre di runningforum,e per qualche ora penso solo a correre e a godermi la loro compagnia in gara e con le gambe sotto ad un tavolo,dove la combriccola si allarga..
Arrivederci perché il problema si è ripresentato con i rinforzi nelle ultime settimane e quindi sono finito nuovamente in ospedale per una seconda operazione,questa volta all’inguine,zona scomoda per chi ha l’ambizione di correre o andare in bici.. Operazione di per se semplice se non fosse che faccio fatica ad alzarmi da una sedia,altro che fare sport,ed anche se la risposta significativa arriverà solo dagli esiti ammetto di aver smesso di credere di poter evitare certe terapie anche a sto giro..
Non ho foto di chirurga o infermiera che avrebbero motivato il mio imbarazzo a trovarmi come mamma m’ha fatto al loro cospetto quindi dovrete accontentarvi dell’ennesima cicatrice..