sabato 31 dicembre 2011

Un altro giro di giostra..


In "Un altro giro di giostra",se la memoria non m'inganna,Tiziano Terzani arrivò a dire che il cancro fu,in un certo senso,la sua fortuna. Gli permise di uscire dal tunnel della routine nella quale si era infilato in quèl momento della sua vita,poteva usarlo come scudo se non gli andava di fare qualcosa.. ovvio che non ho troppe similitudini con la sua storia,anche perché non ho vissuto quanto lui,sono lontanissimo dal poter dire d’aver fatto tutto quanto avrei voluto fare e alla vita ho ancora tanto da chiedere. Però un po’ di rendita sto vivendo,ultimamente tutti sono pronti ad esaudire le mie necessità,tutti sono molto gentili con me e mi riempiono di complimenti ed elogi,al limite dell’imbarazzo. A volte dovrei ricordare che poco è cambiato,insomma ho tutti i miei bei difetti,non sono diventato un santo dall’oggi al domani.. chiamiamolo il potere della malattia..
Malattia su cui vi avevo promesso qualche aggiornamento,dato che dopo la diagnosi del linfoma di hodgkin sono stato esaminato nel dettaglio.. Tac,Pec,prelievo del midollo ed altri esami hanno dato un esito confortante,rassicurante. Il tumore è ad uno stadio iniziale,circoscritto alla zona operata,talmente limitato che l’oncologo prima di procedere con la chemio vuole indagare più a fondo e vuole ulteriori accertamenti che farò a Bologna dove,da quanto ho capito,c’è il massimo esperto in Italia per quanto riguarda l’hodgkin.. insomma,siccome quèsto tipo di linfoma prevede una terapia come la chemio, meglio indagare a fondo,chiedere un ulteriore parere.. anche se,a voler esser noiosi,quèsto allunga un pò i tempi e di conseguenza la mia inattività però,sono consapevole,che in certi casi l’aspetto sportivo viene giustamente  in secondo piano..
..che poi io non mi arrendo e in attesa delle terapie un po’ di jogging continuo a farlo.. quando c’è il sole e qualche grado in più,senza spingere,senza forzare,consapevole che il mio corpo deve lottare su un altro versante,ma almeno mi purifico un po’..

Mando in archivio quèsto 2011 facendovi gli auguri di routine.. sicuramente è stato un anno ricco di bèlle esperienze e crudele in penultima battuta..penultima perché gli ultimi aggiornamenti invece mi ridanno un po’ di serenità e,comunque,nulla si butta,anche quèsta storia qualcosa di costruttivo mi lascerà..ho sempre pensato che le esperienze definiscono il tipo di persona che siamo,quindi spero che tutto quèsto mi renda migliore..
L’augurio per il 2012 sarebbe scontato,ve lo risparmio.. festeggiate e divertitevi!

venerdì 16 dicembre 2011

Grazie.

Dovrei ringraziarvi uno ad uno dopo il post precedente..
I vostri incoraggiamenti mi danno ancora più forza e fiducia. Non immaginatemi malato e quando arriveranno momenti meno facili tornerò a rileggere quèllo che mi avete scritto..
In attesa di aggiornamenti...Grazie.

lunedì 12 dicembre 2011

“Fai che finisca alla svèlta”...“Non sono ancora pronto per smettere”

Mi è capitata tra le mani la biografia di A.Agassi ed ho scoperto che ha sempre odiato giocare a tennis. Obbligato da un padre violento a colpire 2500 palle al giorno fin da bambino,il tennis era una costrizione non una passione,poi la paura e la voglia di soddisfare il padre,l’abitudine al gesto,l’incapacità di accettare la sconfitta a cuor leggero lo hanno reso dipendente da quèsto sport,tanto che,nelle ultime partite della sua carriera ventennale,psicologicamente viveva ancora quèsto tipo di conflitto e continuava a ripetersi “fai che finisca alla svèlta” – “non sono ancora pronto per smettere”..


Non sono un Agassi,non mi hanno mai costretto a far nulla,a 5 anni giocavo al parco ma,la corsa,passione nata da adulto e vista con entusiasmo fino a poche settimane fa adesso la vivo in maniera conflittuale.. ho sempre pensato che un podista,come me,davanti ai problemi si può sempre rifugiare nella corsa come valvola di sfogo,ha quèsta fortuna,invece sto soffrendo quèi momenti di solitudine dove ho troppo spazio per pensare e la mia testa riesce solo riempirsi di pensieri negativi.. poi basta una corsetta con un amico o vedere che in prospettiva non mi potrò più appoggiare a lei per sapere che mi mancherà,che ne sentirò la mancanza.. non sono pronto a smettere ma spero che ogni corsa finisca alla svèlta.. Si,perché tutti mi dicono che l’ho presa bene,ed è vero,ci sto mettendo tutta la mia buona volontà per essere positivo,però mi accorgo di avere l’umore un po’ altalenante,che ci sono momenti di sconforto in cui avrei solo voglia di piangere e altri in cui sono inca**ato col mondo,col destino che mi ha riservato sta cosa,che vorrei buttar giù la parete che ho davanti..dai ca**o come si fa,ho 32 anni,non ho mai avuto vizi dannosi,un mese fa correvo una maratona,com’è possibile?!?! ..in quèi momenti mi isolo un attimo,non è vergogna di esprimere i propri sentimenti,è che non voglio sprecare risorse per lamentele o imprecazioni,voglio guarire,farlo bene e farlo alla svèlta.. la percentuale di guarigione è dell’80-90% mi hanno detto,in medicina dove non esiste il 100% vuol dire tanto,molto,a quèllo mi appoggio e vado avanti..
Sono fortunato,forse è ridicolo dirlo adesso,ma sto ricevendo tante manifestazioni d’affetto,ho tante persone vicine che mi permettono di vivere abbastanza serenamente quèsto momento.. tutti hanno un amico,un parente,che ce l’aveva più grosso,peggiore, e adesso sta bene,di quèsto me ne sbatto,non mi rincuora,so che tocca a me e farò quèllo che andrà fatto.. però tanti mi stanno dimostrando la loro amicizia e lo apprezzo,ho una famiglia e una ragazza splendide,il loro appoggio è totale e non sentirsi soli,pensare ad altro,è importantissimo..
Non ho mai pensato a come ci si può sentire in certi momenti ma il fatto di non sentirmi male aiuta.. ovvio che alla sera di un 22 Novembre qualsiasi non sei pronto a sentirti dire che hai un tumore,un linfoma,ma non ho abbassato la testa,non ho perso il sorriso.. magari è un po’ storto dopo l’operazione ma è questione di tempo,si sistema,ed anche così riesco a farmi dire dall’infermiera più carina “se vuoi una mano per infilarti le mutande chiamami”………………. visto?!?!? lo spirito è rimasto identico..


So che ci saranno terapie scomode nei mesi che mi aspettano ma tornerò,voi tenetemi calda la strada..

martedì 15 novembre 2011

The Best One... New York New York..


Non vi dico di sceglierla a prescindere ma,se potete,almeno una volta,andate a viverla,in maniera imparziale,a cuore aperto,lei vi conquisterà e vi ripagherà di tutto.
Non le ho vissute tutte e,quindi,come ogni giudizio parziale può essere messo in discussione,ma non vedo maratone che ti possano coinvolgere emotivamente come quèlla di New York..
Tornato da qualche giorno,restituito alla solita realtà dopo l’ennesima centrifuga di emozioni,avrei potuto raccontare prima ma non sapevo ancora come catalogare quèst’ultimo periodo.. perché alla felicità,all’estasi,all’entusiasmo che mi ha regalato la settimana newyorkese c’è quèl pizzico d’ansia che mi accompagna dopo gli ultimi problemi fisici.. Avrei preferito parlarne a soluzione ottenuta ma visto che le cose vanno per le lunghe,diciamo pure che al Mutai è andata bene che quèsta coppia di linfonodi sottomandibolari ha deciso di gonfiarsi proprio nei giorni precedenti la maratona altrimenti difficilmente avrebbe banchettato così facilmente nella mia maratona preferita.. quindi tra un dottore,qualche pastiglia e un paio di ecografie,in attesa di vedermi aspirare un po’ di tessuto da analizzare per arrivare ad un perché,sperando di poter accantonare definitivamente ogni ipotesi catastrofica,continuo ad essere malaticcio,accompagnato da mal di gola,tosse,raffreddore e malanni vari.. insomma se vi stavate chiedendo il perché la NYC Marathon è finita tra le mani del solito fenomeno partorito dagli altopiani di Eldoret e non dalla promessa bianca sfornata dalle pianure padane,eccovi la risposta..
Battute a parte,non ero troppo in forma,un po’ fiacco,frastornato,sperando fossero vento e stanchezza le cause sono rientrato in hotel qualche ora alla vigilia per riposare e così mi sono giocato la notte,passata totalmente in bianco,infatti mi basta guardare le foto scattate dopo la gara per vedere che ero stato meglio altre volte.. ci sono state cotte maggiori in maratona,nel complesso mi sembrava di essere andato abbastanza bene,ma se mi guardo negli occhi non mi rivedo molto,sono spento..
Considerando tutto sono contento,pensavo di poter fare meno di 3h40’-45’ dopo i problemi ai piedi di fine estate,non completamente risolti,ed ho chiuso a 3h39’46”.. non ho buttato il cuore oltre l’ostacolo ma corso con la testa,forse la mia gara più ragionata,passata a pensare,calcolare,riflettere..
Partito nella prima onda ho inseguito i pacer delle 3h30’ per i primi 8-10km,pilotato da un trio composto da 3 ragazze,due bionde ed una orientale,dalla skyline invidiabile,che ho deciso di lasciare andare quando ho capito che le difficoltà del percorso mi avrebbero fatto pagare il conto se non fossi stato un po’ meno insane e un po’ più saggio.. da qui sono partiti i conti e con un lungo e graduale calo mi sarei garantito un under 3h40’,ho scelto quèsta strada e sono contento,non volevo deambulare dentro Central Park e non l’ho fatto,volevo godermi l’arrivo e le emozioni delle ultime 3 miglia e così è stato,per quanto la fatica fosse tantissima e gli ultimi 5km ben più duri di quanto mi ricordassi dopo il 2008.. qui con il pubblico che ti urla nelle orecchie,le forze ai minimi termini e i piedi in fiamme ho abbassato la testa e chiuso di pura volontà ma bene,lasciando solo quèi secondi che potevano essere lasciati,giochicchiando un po’ con il pubblico e “rimangiando”,una ad una,le tre fanciulle di inizio gara che,evidentemente,non erano state altrettanto sagge..
Dopo l’arrivo,medaglia al collo e foto fatte,è calata l’adrenalina e mi è tornato indietro tutto,la cotta si è fatta sentire,i piedi piangevano ad ogni passo e quèlla panchina all’uscita di Central Park mi sembrava il letto di casa.. passi quèi momenti in cui la l’entusiasmo si confonde con la fatica di una maratona dura,perché oltre ad essere famosa e commerciale finché volete,è tosta!
Però New York merita il sacrificio,ti senti parte di qualcosa,la città sembra diversa nel periodo della maratona,gli aspiranti maratoneti la colorano nei giorni precedenti e,nei giorni successivi,si festeggia con tutte quèlle medaglie al collo di gente dal passo incerto ma dallo sguardo fiero e felice.. con i newyorkesi che ti applaudono e ringraziano per aver corso la loro maratona,ti fermano per strada per un “great job” mentre scendi a fatica da quèl marciapiede.. Tutto nel contesto di una città incredibile,che lasci a fatica dopo averla vissuta per qualche giorno perché avresti da vedere ancora quèllo,fare quèsto ecc. ecc..
E’ stata la settimana anche di Madonna vista in mountain byke tra il Guggenheim e Central Park,protetta da due colossi afroamericani.. di Jessica Alba che ha volato con noi verso Milano.. della pizza large di Alfredo’s che teneva tutto il tavolo e noi ne avevamo ordinate 5.. del calzone alla nutella di Gemma,Greenwich Village,che doveva essere un dolce ed invece era proprio il classico calzone da pizzeria ripieno di Nutella.. del campus di Saint John’s e della sua open house che ho visitato furtivamente dopo aver visto la partita dei Red Storm alla Lou Carnesecca Arena,quèl tanto che basta per capire gli anni luce che separano una nostra università da una loro,ed eravamo nel Queens,zona Jamaica,non a Manhattan.. la settimana dal clima magnifico,forse un po’ troppo ventoso all’inizio ma dal giorno della maratona in poi era primavera,sul Brooklyn bridge giravo in maglietta,l’8 Novembre a NY..
Una maratona è spesso la fine di un lavoro,quèlla di NY quasi sempre parte diversi mesi prima,quindi saluto Matteo di RF che ho incrociato sulla first avenue ma non ne avevo per essere di compagnia ma solo per correre e il BT Kikko che ho conosciuto sul volo di ritorno,lui splendido under 3h e io,mezzo febbricitante,riesco solo a salutarlo.. poi ringrazio chi mi sta intorno e si deve sorbire il sottoscritto,il Giammy e La Cri che mi hanno accompagnato nei lunghi,e quèst’ultima è anche maratoneta,avendo fatto il suo esordio proprio a NY (complimenti!) e gli amici di blog e forum x il tifo,la Lisa di RF,che oltre ad alla sua amicizia mi ha dato una mano con i plantari,quando ad Agosto erano tutti in ferie e lei mi ha trovato la “dottora”..
In attesa di sviluppi,a presto… “la prima Domenica di Novembre non vorrei essere da nessun’altra parte al mondo

                                          


Io e la Cri sulla Libertà,quotidiano di Piacenza..


mercoledì 2 novembre 2011

Green Wave#1 - Corral#18 - Bib 18046

Come già scritto altrove,tale palcoscenico meritava altra forma ed altre gambe.. vuoi per il prestigio,vuoi per le difficoltà ...ma idealmente porterò anche voi in giro per New York...



A presto..



lunedì 24 ottobre 2011

Mi piange il cuore..


Sarà stato il cognome,che me lo rendeva simpatico per quanto fossi relativamente interessato.. sarà stato il suo essere un campione imperfetto,con tutte le sue cadute,e a me quèlli troppo "giusti",osannati da tutti,prendono poco.. sarà che parliamo di un ragazzo di 24 anni,con una bèlla famiglia,una bèlla ragazza e una bèlla vita da vivere.. davanti alla morte ci vuol sempre rispetto ma veder svanire "tanto",per un attimo sbagliato,una frazione di secondo disgraziata,lo sconforto è ancora più grande,la tristezza ti accompagna,anche per un ragazzo,che in fin dei conti,vedevi solo in tv..
Ciao Marco  :'(

p.s. di corsa parlerò un'altra volta..

martedì 4 ottobre 2011

DJ flop...

"Timing Data Service comunica che, purtroppo, a causa di un errata lettura da parte dei sistemi di rilevamento, non è stato possibile eseguire un corretto abbinamento fra numero pettorale e tempo finale. Preghiamo perciò gli atleti che non dovessero trovarsi in classifica di segnalarci l'anomalia riscontrata compilando il modulo sottostante (i campi con * sono obbligatori).
Effettueremo la verifica dei nostri dati e provvederemo ad inserirli in classifica.
Per i premi di categoria, sarete contattati e vi saranno spediti direttamente a casa.
Ci scusiamo per l'inconveniente e rinnoviamo la nostra disponibilità a recuperare la vostra classifica!!
Grazie"


Considerando ridicola la ricostruzione della classifica che sta facendo la TDS ho evitato di inviare la mia e-mail.. ne ho scritta una per sapere come avevano intenzione di comportarsi con chi non ha un gps ma non mi hanno risposto.... bé,comunque,sappiate che c'è gente che si è trovata inserita dopo 24h con tempi di 3-4 minuti inferiori a quèlli rilevati dal proprio gps!!!
Insomma bastava chiudere la classifica con i tempi rilevati correttamente,scusarsi con gli altri,magari agevolargli la prossima iscrizione se interessati ed evitare questa farsa..  gli errori succedono e nessuno mangia nessuno.
...e poi non saprei nemmeno cosa scrivergli,il mio garmin ha trovato il segnale dopo 3 km abbondanti e solo al passaggio del quarto km l'ho fatto partire,quindi ho rilevato i tempi solo degli ultimi 6km "abbondanti".... Abbondanti non come nelle altre gare quando rileviamo qualche centinaio di metri in più a causa del margine d'errore del nostro marchingegno elettronico.. abbondanti per ammissione dell'organizzazione,dalle voci che girano,che ha dichiarato che il percorso era più lungo di almeno 300metri... 
In conclusione,sorvolando sulla rissa a metà gara,sul percorso nuovo che ti trascina la confusione fino alla fine,sul km di coda per una bottiglia d'acqua e sulla ressa al deposito borse che ho evitato,si deduce che ne hanno indovinate poche,maglietta esclusa... a me il giallo piace...
Chiudo con i dati rilevati dal mio garmin nella seconda parte di gara (6,44km a 4'03"),inaspettati considerato che nelle ultime settimane ho più acciacchi degli anziani al ricovero..


Distanza Tempo Intermedio Passo Intermedio
1 04:15 04:15
2 03:46 03:47
3 03:43 03:44
4 04:08 04:09
5 04:12 04:12
6 04:11 04:12
6,44 01:45 03:58

Un saluto a Paolo-ibiza incrociato nel post gara e foto dell'incontro con i ragazzi del forum che salva la Domenica..

giovedì 29 settembre 2011

Solo per dire...

...che non sono sparito..

Faccio un in bocca al lupo a Diego per il suo ginocchio e lo ringrazio per la foto di Lugano,incontrare lui e la sua famiglia è sempre un piacere.. poi ho visto un Lello in forma-maratona che ad A'Dam và sotto le 3h30' tranquillo..
Comunque NON sono sparito,magari un pò rotto ma sceso da "cavallo" dopo la GF Colnago corsa nel diluvio...


..sono tornato a correre anche se il piede continua a farmi male,come evidenziato in blu nella foto quà sotto..



..però quando scegli NY prendi tutto il pacchetto,rischi compresi,di un'iscrizione fatta una vita prima quindi non mi lamento e cerco di mettere insieme qualche lungo tanto da poter finire..  e poi con il piede dolorante mi hanno rifatto i plantari,speso un pò di soldi e la settimana di prova con i plantari grezzi mi ha lasciato in eredità quèsto..

scusate se fa schifo ma rende l'idea...

..no ma non mollo................e non sono sparito.

lunedì 18 luglio 2011

ancora... Maratona dles Dolomites

Nei giorni scorsi avevo chiesto a Gianmaria di scrivere qualche riga sulla "sua" MdD.. per la seconda volta lascio volentieri quèsto spazio a qualcun'altro..

"La montagna, tramite tra cielo e terra, così grande da influenzare la forza di gravità, così piccola da poter essere scalata da un uomo, a patto che abbia la giusta motivazione. Otto sono le vette da scalare nella maratona dles dolomites. Diecimila le motivazioni da confrontare con la montagna. Diecimila come i corpi che attendono l'alba nell'aria gelida dei 1400. La partenza del gruppo ha l'impetuosità di un torrente alpino, impossibile resistere alla sua corrente, impossibile non rimanere invischiati nelle strettoie lungo il suo corso. E il gruppo avanza placido su queste sinuose anse che si chiamano tornanti. Quattro volte si sale nell'aria frizzante dei duemila, quattro volte si precipita alle pendici del Sella, sotto lo sguardo vigile delle balsamiche abetaie. Quattro volte l'enorme ottovolante umano riprende la sua corsa verso il cielo, sempre uguale e sempre diversa. Corni alpini e campanacci rompono il silenzio del drago dalle diecimila anime, che serpeggia diretto contemporaneamente al cielo e all'abisso. Alla fine del primo, colossale girotondo con la montagna, è tempo dei primi bilanci. Non è un caso che i passi del Sellaronda siano quattro come le stagioni, in esse trovano infatti diretta corrispondenza: l'estate breve e fugace del Campolongo viene seguita dal lungo e regolare autunno del Pordoi. Aspro e severo giunge l'inverno del Sella, prima di rifiorire nuovamente nella primavera dell'ultimo dei quattro dal nome floreale di giardino, Gardena! Quattro stagioni, un anno, un'intera orbita intorno al sole, al Sella. Per alcuni il vigore estivo del Campolongo è ormai lontano e decidono di fermarsi a Corvara, all'ombra del gigante, il percorso breve è compiuto. Chi prosegue la marcia conoscerà il lato ostico del Campolongo, la forza iniziale è ormai al tramonto, e l'ascesa inizia ad appesantire le gambe. In vetta si festeggia il commiato dal Sella, nessuno si sottrae al rito, mentre la testa veloce del drago giunge al lontano traguardo ed il suo corpo diviene sempre più esiguo con il trascorrere del tempo. Quando il Sella tramonta nella discesa che da Arabba porta a Cernadoi, si raccolgono le forze per il secondo tempo della sfida con la montagna. Gli indomiti, meglio preparati alla lotta, si lanciano senza paura nella sfida con l'avversario più ripido e terribile, dal nome di gigante, il Giau. Da essa riemergeranno colmi di gloria o masticando amara fatica. Si ricongiungeranno con gli altri sulla duplice cima finale del Falzarego/ Valparola. L'ascesa alla montagna bicefala è lunga e regolare, aspra e infinita per coloro che hanno già dato fondo alle loro energie. Con essi la montagna è implacabile, la scalata può sembrare infinita. Fissarla negli occhi alzando lo sguardo al cielo è un errore fatale, simile alla mitica Medusa essa paralizza lo stremato viandante mostrandogli l'agonia dei chilometri mancanti, stretti nelle spire dei tornanti, infuocati dal sole all'apice della sua gloria giornaliera. L'aria sembra mancare nel silenzio angosciante dei duemila. Uomo e montagna si misurano in una lotta impari: l'eternità della roccia contro la transitorietà umana. I secondi divengono minuti, i minuti ore e le gambe macigni... Poi, alla svolta di un tornante voci festanti giungono deboli dalla cima del mostro, dando speranza ai naufraghi sulle pendici della montagna. Un altro tornante per mutare le voci confuse in allegri cori, il cuore, che vive di ritmi, riconosce il suono della salvezza, e batte in assonanza. L'annuncio della fine della sofferenza è sufficiente a raccogliere il coraggio residuo in un ultimo balzo, e alzandosi sui pedali, si trafigge per due volte la montagna. Le due gallerie, profonde ferite al cuore del mostro, si aprono sull'isola dell'ultima sosta prima del trionfo. Resta la seconda ed ultima testa del mostro, ma il ricongiungimento con gli eroi del percorso lungo ridona linfa vitale al drago, che la supera con un guizzo, ultimo slancio verso il cielo, stringendo i denti verso la picchiata finale. Gli ultimi brevi chilometri che mancano al traguardo oscillano tra gioia e tragedia, luci ed ombre si alternano rapide mentre le gambe tornano macigni. Il rettilineo d'arrivo è la benedizione tanto attesa, un ultima curva e... appare il traguardo, la gioia, la gloria!! Di nuovo all'ombra del Sella il pensiero fugge verso i suoi quattro passi, le quattro stagioni, all'anno che dovrà passare per essere nuovamente nella pancia del drago, tornare ad essere una delle sue diecimila anime, tornare..." Gianmaria Cabrini -professore-

Chiudo con le foto,ne mancano ancora alcune ma penso che non arriverete nemmeno alla fine di quèste.. :D

 

mercoledì 13 luglio 2011

Di ritorno dai Monti Pallidi... Maratona dles Dolomites (percorso medio)


Forse eravamo la coppia meno allenata tra i 10mila ma la corsa mi ha permesso di vivere una giornata serena,senza soffrire troppo.. il mio socio si è difeso con le unghie e con i denti,in alcuni momenti cercavo di raccontargliela ma le energie erano veramente a zero,gli leggevo in faccia la fatica e la sofferenza,quèlla che tante volte ho provato correndo ma che non sono ancora in grado di sopportare in sella.. non ha mollato,malgrado tutto,e di quèsto gliene do merito,da qui bisogna ripartire..
Conosciuti all’asilo,compagni di banco a scuola,la bici è stato il mezzo che ci ha riportato a passare del tempo insieme in età adulta.. alla fine l’unica cosa che potevo chiedere a quèsta Maratona dles Dolomites era di condividere un’esperienza così affascinante con un vecchio amico.. alla fine,l’unica cosa che potevo chiedere,era un arrivo ed una foto come quèsti..

venerdì 8 luglio 2011

eh già...... sono ancora quà..



Vasco la canterebbe così…
..e no,non sono riapparso per fare testamento visto che sono in partenza,obbiettivo Maratona dles Dolomites..
Non siamo pronti quanto avrei sperato,abbiamo pedalato poco e non tutto è filato liscio,tanto che alla Valli parmensi ,una decina di giorni fa,il mio socio si è dovuto ritirare per qualche problemino..
Insomma,siccome non si inventa nulla,siccome stiamo muovendo molto lentamente i primi passi,penso che la nostra piccola impresa,realisticamente,si potrebbe compiere sul percorso medio la prossima Domenica.. non quanto avrei sognato qualche mese fa ma comunque una prova di tutto rispetto considerando che c’è gente con migliaia di km in più nelle gambe e decine di granfondo d’esperienza che ancora non si azzarda ad affrontare il Giau alla Maratona.. figuriamoci due “pirla” che al momento faticano a mettersene dietro una 30ina nelle gf di provincia…
Vado con la speranza di divertirmi,di fare una bèlla esperienza e di muovere le prime pedalate in una manifestazione di quèsto livello,con la speranza di chiuderla soddisfatto,senza aver sofferto troppo e con la voglia di ritornare tra un anno...
…………………………….poi è ovvio che se sono resuscitato a poche ore dal via è perché sfogandomi con voi spero di convincermi del tutto che quanto scritto sia la cosa giusta da fare viste le premesse..
Ci si sente la prossima settimana,chiudo con 2 aneddoti relativi alle mie prime due GF:
1) Esordio alla Gimondi dove,sotto al diluvio,ci involiamo verso la partenza con un ritardo imbarazzante tanto da venir annunciati dallo speaker sul palco.. “Ecco,sono partiti tutti! anzi no,ce ne sono ancora due… e con il numero “xyz”,del Veloclub Pontenure,Simoncelli Andrea! il fratello del motociclista…”   (non perdo sto vizio..)
2) Alla GF della Val Tidone e Val Luretta,a pochi km da casa,il mio socio mi da buca,vado comunque e alla fine prendo il diluvio,con grandinata in testa memorabile dove,per quanto andassi piano,la mia bici non voleva stare in piedi.. ho esaurito le mie preghiere in quèi 20km..
…insomma,dopo un 1-2 del genere,già tanto se insisto…. :D

'notte..