sabato 5 aprile 2014

Marathon.

Come una calamita,come una malattia,un qualcosa a cui qualcuno,una volta che ha provato,non può fare a meno.. Ognuno con le sue motivazioni,condivisibili o meno,ad inseguire il suo sogno.. 
Chi per il tempo,chi per il gusto dell'impresa,chi alla ricerca di autostima,tutti in quella maledetta perversione lunga 42km195metri.. Entusiasmo,attesa,ansia,fatica,dolore,lacrime,gioia..
Non aspettatevi che tutti quelli che saranno lì sulla strada capiranno il "vostro" perché,ma tutti saranno comunque lì per vivere quegli ultimi metri,quell'attimo di onnipotenza,in cui c'è l'hai fatta,in cui sei vuoto ma stai comunque ballando sul mondo..

Adesso mi tocca riaprire gli occhi,domani sarà dura,il caldo non lo sopporto,non pensavo nemmeno di correrla fino a poco tempo fa.. Sono il classico testone che ogni tanto ci ricasca,con il suo allenamento approssimativo.. ma non riesco a starne lontano troppo a lungo,alla fine di quella sofferenza che mi aspetta so che c'è quell'attimo,uno dei pochi che riesce a regalarmi un'autentica felicità.