sabato 14 luglio 2012

Se n'è andata...


Avevo trovato quella mezz’ora per scrivere qualche riga sulla mia Maratona dles Dolomites che è arrivata la radiazione per la mia Fortitudo,la 103,l’originale..quindi niente corsa e niente bici,qualcuno smetterà di leggere qui ma oggi una parte di me se n’è andata e questo è il mio spazio..
Ogni tanto mi hanno chiesto come si fa da Piacenza a tifare Fortitudo,non è la squadra di calcio che bene o male conoscono tutti e che hanno tifosi sparsi in giro per l’Italia e non è storicamente nemmeno la squadra vincente che mette insieme trofei e quelle,si sa,si attirano sempre simpatia.. la prima partita l’ho seguita nella stagione 94/95 perché da poco seguivo il basket,a Piacenza non c’erano squadre,nei paesini c’è la squadra di calcio e di pallavolo ma la pallacanestro non se la filava nessuno e quindi era impossibile far nascere una passione e alimentarla. Per fortuna c’è mio zio che è un vecchio appassionato da poltrona dove alimentava la sua simpatia per la grande Ignis e decide di portarci a vedere una partita,ma lui non ha mai avuto la patente per guai agli occhi e Milano,più vicina geograficamente,gioca al Forum che con i mezzi era complicato da raggiungere e allora scegliamo Bologna dove in casa quella Domenica giocava la Filodoro che casualmente riceveva proprio Varese,tanto per chiudere il cerchio e convincere lo zio ad accompagnare me e il mio socio,si quello con cui vado in bici adesso..
Per me tutti quegli incastri sono il segno del destino,c’erano in ballo varese,milano,la virtus insomma la storia vincente del basket e alla fine andiamo a tifare Fortitudo,da Piacenza.. perché l’amore è stato immediato,un indeciso come me poi,per una volta nella vita sono stato folgorato,il più classico dei colpi di fulmine.. non c’è stato nulla di razionale in quella scelta,casualmente l’ho trovato e da lì non c’è stato dubbio per nemmeno un attimo che io sarei stato tifoso Fortitudo.. non è stato per un giocatore che amavo particolarmente,per i colori,perché ci tifava qualcuno o altre cose,non avevo un babbo che da piccolo mi portava a palazzo,non ero di Bologna e dovevo fare una scelta,non saprei dire perché posso solo dire che ero Fortitudino..
Da lì tutti i racconti sulla sua storia e su cosa volesse dire tifare Fortitudo non hanno fatto altro che alimentare la mia passione,il mio orgoglio.. ho sempre riso davanti ai tifosi da poltrona,e chiedo scusa se qualcuno si offenderà,che fanno l’elenco dei trofei delle loro squadre per battibeccare tra di loro su gli “n” campionati  e le “x” coppe dei campioni,quando la vita è fatta da quello che hai vissuto..posso dire di aver avuto la fortuna di aver vissuto l’età dell’oro della Fortitudo,i pochi trofei vinti li ho vissuti tutti in diretta,ero lì sul campo a godere di quèi momenti di cui vado orgoglioso perché era il momento della rivincita di un popolo che aveva sempre avuto poca gloria.. non ho scelto la F per quello perché quando ci siamo incontrati eravamo ancora quelli del “non abbiamo mai vinto un cazzo” e ho subito le mie delusioni cocenti anch’io,però ho veramente sempre invidiato chi aveva vissuto anche i periodi veramente grami,più difficili..pendevo dalle labbra di chi mi raccontava certe giornate che avevano definito la personalità del popolo bianco-blu,volevo esser là,non so quanto avrei pagato per poterci essere..qualcuno ogni tanto ironizzava sui più giovani dicendo che avevano la fortuna di godersi  una certa epoca,ma ca**o per me e altri era una macchia non esserci formati negli anni veramente bui.
Per te,cara Fortitudo,ho fatto anch’io i miei piccoli sacrifici,quando i primi lavoretti servivano per pagarsi le vacanze e io li facevo per fare l’abbonamento,i tanti viaggi per uno che era in viaggio anche quando si giocava in casa,le rinunce per seguirti,insomma forse in questo modo mi lascerai il portafoglio un po’ più gonfio e tante più ore libere,ma cavolo che magone che mi hai lasciato oggi,si sa che i ricordi giocano un brutto scherzo..sarebbe un elenco infinito che vi evito,è stato bello vivere al tuo fianco una parte della mia vita,eri perfetta per uno come me,avrei voglia di abbracciare tutti quelli che oggi hanno avuto quel momento in cui tutto gli è ripassato davanti,in particolare quelli che ho avuto il piacere di conoscere e con cui ho condiviso certi momenti e questo amore..
Riposa in pace cara F,con orgoglio continuerò a mostrarti tatuata sul mio braccio,perché una parte del mio cuore l’hai rubata tu e da oggi se ne va con tè..

7 commenti:

MaxF ha detto...

Ovviamente ti capisco benissimo, tutte emozioni provate anche da me..e l'epilogo all'epoca del crack parmalat ha rischiato di essere lo stesso, noi abbiamo avuto Bondi che ha venduto tutti ma ci siamo ancora.

Tosto ha detto...

le imprecisate circostanze del caso!

theyogi ha detto...

una stretta al cuore quando un pò del nostro passato scompare: meglio aver amato e perduto....

GIAN CARLO ha detto...

NOn mi pare cosa che puo' abbattere un lottatore

Drugo ha detto...

Ricorda un po' l'amore di Nick Hornby per l'Arsenal. Se non l'hai letto ti consiglio Febbre a 90°.
Detto questo, da (tiepido) tifoso Benetton, mi dispiace.

Anonimo ha detto...

Da tifoso varesino posso solo dirti che l'errore fondamentale fu quel giorno del '95...
Ma capisco il Tuo stato d'animo attuale...
Su con la vita Andrea!
(setragono)

BlogdiCaio ha detto...

Brutta cosa davvero. Ricordo la Vecchia Gorizia che non c'è più, andatasene dopo patetici tentativi di sopravvivenza. Ma la "Effe" me la figuravo come eterna.