Ho sempre ritenuto più importante il contesto,il fascino di certi traguardi rispetto al percorso più o meno adatto a siglare il tempo da mettere in bacheca.. tutto in linea per uno che per indole poco programma,poco qualifica i suoi allenamenti,sarà da oltre un anno che non fa delle ripetute ma,se è in vena,può uscire e tirare i suoi 10km anche per un mese di fila,senza sapere se questo gli sarà utile ma solo perché gli viene,perché dando il massimo è quèllo che ottiene,tirato da un amico in bicicletta,tra i suoi campi sempre più bui.. Oltretutto nella testa le scorie bostoniane hanno fatto fatica ad andarsene,tanto da ricordare con un filo di malinconia quèlla settimana di Aprile in una delle città più sportive d’America,rincorrendo uno dei traguardi più prestigiosi (se non il più prestigioso..) per un maratoneta,ma senza la totale sicurezza che ci sia la volontà di ripetere quèll’esperienza.. Eppure 6 mesi dopo mi ritrovo quà a riflettere (non il massimo in un periodo in cui la mia testa è già un groviglio di pensieri..),corsi i 30km di Carpi,messi nel carnet i 32km di Sabato mattina,il tutto sempre un pelo sotto i 5’ al km,tralasciando la mezza di Cremona in cui ho abbattuto in maniera illogica (vedi le prime righe..) il mio miglior tempo.. mi chiedo cosa fare di questi lunghi,a cui tra poco si andranno ad aggiungere (se tutto và bene..) i 33km della Milano-Pavia,sempre se quest’anno arrivo in tempo (do you remember?).. Avevo dato l’arrivederci alle maratone al 2011 e l’idea è di mantenere la promessa però,a parità di condizioni,in passato mi sarebbe bastato molto meno per accendermi ed iscrivermi a qualche maratona,invece rimango titubante non tanto per la promessa,ma perché,se sono onesto con me stesso,vorrei la gara piatta,veloce,dove per una volta poter soddisfare il mio ego con un tempone,che poi per il sottoscritto è tutto relativo,diciamo che avendo un 3h50’ come pb l’idea di fare un 3h30’ equivarrebbe all’idea di tempone.. come se quest’ultimo periodo relativamente veloce mi avesse fatto cambiare atteggiamento,avesse ridiscusso le mie solite priorità,quindi Firenze diventa troppo vicina e Reggio Emilia,perfetta a livello temporale,ma con un percorso “troppo inadatto” con tutti quei sali-scendi che non dovrebbero garantire la prestazione..
Facevo questi pensieri Sabato finito il lungo con sensazioni meno buone di quèlle desiderate,solo perché non mi son dato la garanzia di poter proseguire fino in fondo a quèl ritmo..
Forse meglio rimanere fedeli alla propria filosofia: “Quando corri e non insegui e non sei inseguito sei felice” M.Olmo
Forse,vista l’ora,è meglio andare a dormire,ultimamente mi riesce poco anche quèllo..